5 resultados para Dehydration Tolerance

em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna


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Negli ultimi anni l’attenzione di legislatori e degli Organi di Vigilanza, in base alle riforme regolamentari attivate in risposta alla crisi economica, si sono focalizzate sulle pratiche di risk management delle Banche, sottolineando l’importanza dei sistemi di controllo e gestione dei rischi. Il presente lavoro nasce con l’intento di analizzare e valutare le caratteristiche salienti del processo di assunzione e gestione dei rischi nel sistema economico finanziario attuale. Numerosi e autorevoli esperti, come gli operatori del Financial Stability Board , Institute of International Finance e Senior Supervisory Group, si sono espressi sulle cause della crisi finanziaria ed hanno sollevato dubbi circa la qualità delle azioni intraprese da alcuni manager, sulle loro politiche gestionali e sulla comprensione delle reali condizioni in cui versavano le loro Banche (in termini di esposizione ai rischi, report da aggregazione dati su performance aziendali e qualità dei dati aggregati) , si è ritenuto giusto dal punto di vista teorico approfondire in particolare i temi del Risk Appetite e Risk Tolerance, novità introdotte nelle diverse direttive e normative in risposta alle citate ed ambigue politiche di gestione ed assunzione rischi. I concetti, qui introdotti, di appetito e tolleranza al rischio conducono ad una ampia sfera di riferimento che guarda alla necessità di fissare degli obiettivi di rischio e loro limiti per poter meglio controllare e valutare la stabilità economica/finanziaria e stimare gli effetti di condizioni peggiorative (reali o soltanto teoriche, come gli stress test) sulla solvibilità e profittabilità delle Banche nazionali ed internazionali. Inoltre, ad integrazione di quanto precedentemente esposto sarà illustrata una survey sulla disclosure delle principali Banche europee in relazione alle informazioni sul Risk Appetite e sul Risk Tolerance.

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Questa tesi presenta e discute le sfide per ottenere sistemi di swarm robotis affidabili e tolleranti ai guasti e quindi anche alcuni metodi per rilevare anomalie in essi, in modo tale che ipotetiche procedure per il recupero possano essere affrontate, viene sottolineata inoltre l’ importanza di un’ analisi qualitativa dei guasti.

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The thesis project has been developed in partnership with the Design Department of Blackshape Spa, a carbon – fiber ultra – light airplane company in Monopoli (Bari, Italy). The main goal is the assessment of a starting point for a damage tolerant concept during the design and certification phases of the Blackshape BS 115 airplane, with respect to EASA CS VLA & CS 23 Regulations. This approach has been carried out starting from an initial literary review as far as the way of modeling composites fractures is concerned. Further on, three finite element models have been generated and implemented in order to simulate defects occurring during manufacturing and service phases. At last, the procedures of non - destructive inspections have been taken into account, in order to establish how to investigate primary structures defects and delaminations during maintenance.

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Tolerance to low temperature and high pressure may allow shallow-water species to extend bathymetric range in response to changing climate, but adaptation to contrasting shallow-water environments may affect tolerance to these factors. The brackish shallow-water shrimp Palaemon varians demonstrates remarkable tolerance to elevated hydrostatic pressure and low temperature, but inhabits a highly variable environment: environmental adaptation may therefore make P. varians tolerances unrepresentative of other shallow-water species. Critical thermal maximum (CTmax), critical hydrostatic pressure maximum (CPmax), and acute respiratory response to hydrostatic pressure were assessed in the shallow-water shrimp Palaemon serratus, which inhabits a more stable intertidal habitat. P. serratus’ CTmax was 22.3°C when acclimated at 10°C, and CPmax was 5.9, 10.1, and 14.1 MPa when acclimated at 5, 10, and 15°C respectively: these critical tolerances were consistently lower than P. varians. Respiratory responses to acute hyperbaric exposures similarly indicated lower tolerance to hydrostatic pressure in P. serratus than in P. varians. Contrasting tolerances likely reflect physiological adaptation to differing environments and reveal that the capacity for depth-range extension may vary among species from different habitats.